Par Romina De Lucia (Lycée Albert Camus, Bois-Colombes (92)) le 13 mars 2014, 10:00
Introduzione
In primo luogo, la
parola Mafia può provenire dal motto
« Morte Alla Francia Italia Anela » utilizzato durante l'invasione
francese della Sicilia nel 1282, o dal nome della tribù araba che si stabilisce
a Palermo che si chiamava « Ma-afir », o ancora dalla parola toscana
« maffia » che significa miseria.
Tuttavia, questa
parola è solo usata nel 1865, durante l'unità d'Italia, nel Sud dell'Italia
dove c'era un modello feudale con grandi latifondisti e contadini che lavorano
per loro. Ma, i proprietari terrieri avevano paura del fenomeno del
brigantaggio, che era da parte del popolo, e anche che i contadini richiedono
una più equa distribuzione del prodotto del loro lavoro. Quindi in questa atmosfera,
la Mafia assume un ruolo di « protezione » dei più ricchi.
Poi, la Mafia ha
conosciuto un'evoluzione durante il XXesimo secolo. Nel periodo fascista,
Cesare Mori, sopranomminato « prefetto di ferro », ha obbligato, con
i suoi metodi estremamente violenti, a rifugiarsi negli Stati Uniti. In
seguito, la Mafia si è sviluppata grazie a delle pratiche
illegali come il racket, e il
« pizzo » che corrisponde a una somma di denaro chiesta ai
commercianti in cambio di protezione ; o il traffico
di droga, che l'ha resa chiaramente più ricca alla fine degli anni '70.
Ciononostante, la
Mafia si è confrontata alla giustizia tra gli anni 1986 e 1987 con il Maxiprocesso che ha fatto 360 condannati di cui 19
ergostoli, ciòè condannati a vita.
Ma, la Mafia ha
mostrato la sua potenza, significando che non teme gli organi di polizia né la
Magistratura, nelle due tragedie del 1992 con gli assassini dei giudici Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino che si sono impegnati contro la
Piovra, che è il simbolo della Mafia.
Esistono, in
Italia 5 grandi mafie : la Camorra in
Campania, la Nuova sacra corona unita in
Puglia, la N'drangheta in Calabria, e Cosa Nostra e la Stidda
in Sicilia.
La Mafia ha un « ordinamento
giuridico » che prevede regole precise quali : l'omertà ; il rispetto
delle gerarchie ; il rigido controllo
da parte delle famiglie e delle cosche.
Ed esiste un rito d'iniziazione per entrare nella Mafia che avverte il
neofita che la Mafia ha lo scopo di proteggere i deboli e di eliminare i
soprusi.
La struttura della mafia
La letteratura al servizio della denuncia sulla Mafia
Tuttavia, la letteratura e degli scrittori
sono impegnati contro la mafia, come Leonardo
Sciascia o Roberto Saviano, con il
suo romanzo Gomorra. C'è
anche un festival dei libri sulla mafia a
Lamezia Terme in Calabriao ancora l'opera Strozzateci tutti.
Leonardo Sciascia
E nato a Racalmuto l’ 8 gennaio 1921 ed è morto a Palermo il 20
novembre 1989. Era un grande scittore che aveva il diploma magistrale. Era deputato
al parlamento italiano.
E’ il primo scrittore a parlare
della mafia nel suo libro La mafia non esiste,
che è un titolo ironico. In questo libro possiamo vedere un
interrogatorio di un testimone in un commissariato. Il poliziotto gli dice che
don Mariano Arena è un mafioso ma il testimone gli risponde che è un
galantuomo. Inoltre, dice al poliziotto di non fare come Mori, cioè di
applicare una giustizia arbitraria. Il testimone trasforma il bene in male per
difendere don Mariano Arena e dice che la Mafia non esiste.
Il suo primo successo è Il giorno della civetta, pubblicato
nel 1961, che si svolge in un villaggio in Sicilia dominato dalla
mafia .
Copertina del libro
di Leonardo Sciascia : Il giorno della civetta
Roberto Saviano
Roberto Saviano è nato a Napoli
nel 1979. È un
giornalista e, soprattutto, uno scrittore impegnato, conosciuto per avere
indagato sulla Camorra e scritto il suo
famoso romanzo Gomorra. La
parola Gomorra viene dalla Bibbia. È una delle due città, con Sodoma,
che sono state distrutte da Dio perché regnavano il peccato con la corruzione,
la violenza ed altri comportamenti immorali. Quindi Roberto Saviano ha fatto un
gioco di parole con la parola Camorra, che si referisce alla mafia della
Campania, e questa città biblica per fare un paragone. Ma oggi, vive sotto
protezione poliziesca, da 2006, a causa delle minacce di morte che ha ricevuto
dopo la pubblicazione del suo libro.
Quindi, in questo libro Roberto Saviano è
impegnato contro una delle grande mafie dell'Italia. Di questo fatto, denuncia le pratiche
illegali come i traffici di armi, di droga, o ancora il trattamento dei riufiti tossici. Per esempio, in questa opera dice
che il Sud dell'Italia è « la terra dei fuochi » dove c'è un
paessaggio apocalittico. Denuncia il fatto che i rifiuti tossici di altri paesi
vengono nel Sud, dove la Camorra sfrutta dei bambini per trasportarli e
bruciarli malgrado il grande pericolo, per accogliere in seguito dei nuovi
rifiuti e fare soldi. Saviano si basa su delle vere cifre e dice che c'è
« una media di 7 172 morti per tumore
all'anno in Campania » mentre la mafia guadagna « 500 milioni di euro » grazie a questo
business.
Inoltre, Roberto Saviano racconta anche
delle sue condizioni di vita dopo il suo libro, come il fatto che ormai molte
persone sono contro di lui « nella sua terra », ciòè in Italia, e che
si fa insultare o riceve delle minacce di morte. Scrive anche che la sua
vita non è facile, non è divertente.
Ciononostante, Roberto Saviano si rivolge
anche al lettore per dirgli di non cedere anche se la mafia lo « strappa
alla sua terra e al suo passato », o ancora se gli « scrive insulti
sulle pareti del suo paese o fa il deserto intorno a lui ». Quindi,
nel suo libro, Saviano vuole annettere il lettore alla sua causa, rievocando la
sua propria esperienza. Dunque crea una vera lotta contro
la mafia e descrive le pratiche della Camorra.
Copertina italiana del libro di Roberto Saviano:Gomorra
Questo libro è
stato tradotto e pubblicato in42 paesi, con tuttavia delle copertine diverse. Ma, in Italia la copertina
rappresenta 6 coltelli colorati rosa shocking su un fondo nero, che può far
pensare al modo di Andy Warhol e che attira lo sguardo. Un coltello è
un'arma bianca che tutti possono procurarsi, ma è anche discreta, come la
mafia, facile da dissimulare.
Infine, il libro
di Roberto Saviano è stato adattato da Matteo Garrone nel 2008, con il suo film che si intitola anche Gomorra che
parla del quotidiano di diversi mafiosi della Camorra.
IL FESTIVAL DI LAMEZIA TERME
Trame Festivalè il primo evento culturale in Italia dedicato ai
libri sullemafie.
È un festival che permette agli scrittori di affermare la
loro idea contro la Mafia.
La prima edizione di TrameTrame Festivaldei libri sulle
mafie si è svolta a Lamezia Terme dal 22 al 26 giugno 2011. Nata
dall'idea di Tano Grasso, presidente dellla Federazione delle associazioni
antiracket e antiusura.
Il presidente dell Festival
è Armando Caputo e il direttore
Tommaso De Pace.
Il simbolo di questo Festival è la mano, questo puo avere differenti
significati, per esempio la mano puo significare l'aiuto(dare la mano), l'aiuto per apprire gli occhi su questa menzogna che è la
Mafia.
O è semplicementeil simbolo dello scrittore, chi con la sua mano scrive la verità.
Ma puo anche essere il gesto di fare stop !
Stop a questi criminali.
« Dal cuore della Calabria arriva la voglia di denuncia
e di risvegliare delle coscienze contro le mafie. Workshop e incontri con gli autori coinvolti in
prima persona nella lotta alle organizzazioni criminali nel nostro paese. Trame
Festival è la voce di un'Italia che non vuole stare in silenzio »
Queste sono le
parole rassicuranti che possiamo leggere sul loro website.
Le persone che
stanno investendo in questo festival sono corragiose e sopratutto investite nel loro
paese.
I libri che sono
presentati nel festival tolgono il velo messo sulla mafia e evidenziano la
verità.
Abbiamo per
esempio :
Possiamo trovare questi garanti
della verità e della denuncia nel Palazzo Nicotera, Corso Numistrano, Chiostro
San Domenico e la Piazza Mercato Vecchio, dove si svolge Trame Festival.
Trame Festival non è solo un festival sul libri ma un evento culturale maggiore
contro la mafia.
Un
giorno al festival si svolge con incontri con gli scrittori, lettura di
passaggi e ancora altro.